Sto leggendo tutta l’opera di Philip Roth. E’ stato un incontro non casuale, sollecitato da un consiglio. Ero al mare, e ho iniziato scoprendo subito che la scrittura di questo autore non è da vacanza, anzi.
Lo trovo denso di significato, poche parole fuori posto,anzi nessuna. E ha lo stile di scrittura in cui mi riconosco maggiormente. Molto spesso in prima persona con lunghe elaborazioni e racconti della quotidianità. Un mito. l’unico nei che sto leggendo romanzi che raccontano principalmente la decadenza, sia fisica che cognitiva di uomini. E alla lunga diventa un poco pesante. D’altra parte alterno romanzi gialli, dopo essermi letta tanti gialli svedesi , norvegesi e di tutto il mondo, sono approdata a Donato Carrisi, e mi rilasso. Poi riprendo in mano Roth e mi sembra di essere in un altro mondo.
Libri letti di Roth
Il fantasma esce di scena
L’animale morente
Pastorale americana
La macchia umana
Quando lei era buona
Di Donato Carrisi
Il cacciatore del buio
La ragazza nella nebbia
Il tribunale delle anime.
Giallo della Mongolia:
Jan Manook :
Yeruldelgger Morte nella steppa
Un viaggio incredibile dentro la cultura mongola prima e dopo l’occupazione russa.